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L'approccio rispettoso dell'operatore in discipline olistiche

Approcciarsi in modo corretto e rispettoso nei confronti di un cliente, che si rivolge a noi operatori olistici per raggiungere un maggior grado di benessere psicofisico, siglifica ascoltare, sostenere, aiutare a comprendere, facilitare il cammino verso il benessere, non tentare di "aggiustare" o sostituirsi alle sue responsabilità. 
Questo spiega in modo meraviglioso Carol M. Davis, operatrice craniosacrale come me, nel capitolo "Conclusioni" del suo libro "Complementary Therapies in Rehabilitation: Evidence for Efficacy in Therapy, Prevention, and Wellness"  cioè "Terapie Complementari" (quelle che in Italia sono definite "Discipline Bio-Naturali", tra i quali il Craniosacrale e le altre tecniche per il benessere praticate presso lo Studio Artemide) "nella riabilitazione: evidenze dell'efficacia nella terapia, nella prevenzione e nel benessere":



"Praticando, ho imparato che il craniosacrale è molto di più di un modo per rilasciare le tensioni dei tessuti corporei. 
Esso ha cambiato il modo in cui io guardo al corpo, il modo in cui lavoro con i miei clienti e il modo in cui vado per il mondo  oggi.
Solitamente, come operatori del benessere fisico, siamo portati a vedere il corpo come un insieme di muscoli, nervi, legamenti, ossa e di conseguenti movimenti. Solitamente veniamo istruiti a valutare il cliente con in testa la domanda su cosa possiamo fare per "sistemare" i loro problemi, cosa fare per "aggiustarli".
Questo antiquato modo di pensare pone l'onere della responsabilità del risultato nelle mani dell'operatore, poichè secondo questa visione, il suo ruolo è quello di far guarire il cliente. Con il craniosacrale, sia nell'auto-trattarmi che nel trattare gli altri, 1) sono giunta a rendermi conto che non è così semplice e 2) vedo le cose sotto una nuova prospettiva, grazie alla quale la responsabilità che mi sento addosso per la buona riuscita del trattamento è molto più esigua di quanto non fosse in passato, perchè ho compreso che stare bene è una scelta, un onere e una responsabilità che spetta al cliente, anche se noi, certo, lo possiamo aiutare: possiamo aiutare a chiarirsi le idee su cosa sta accadendo in lui e supportarlo nell'affrontare, "nell'andare dentro" la ferita. Noi come operatori bionaturali siamo qua per aiutare il cliente nel suo processo di ritorno al benessere. Loro, come clienti, sono responsabili  di questo loro percorso che nessuno può compiere al posto loro, nemmeno volendolo.
Ringraziando Dio il corpo ha un bellissima ed innata abilità di guarire e si muove sempre verso la completezza.
[...]
Praticando Craniosacrale regolarmente sono arrivata a vedere che il mio lavoro non riguarda me in quanto operatrice e cosa io ho bisogno di fare "al" cliente, piuttosto è un processo di ascolto e co-creazione (creazione assieme al cliente) di un differente e più bilanciato campo di energia dove il sistema fasciale della persona viene localizzato e rilasciato. Ho capito che se riesco a fare un "passo indietro" e creare un clima di supporto per i miei clienti, posso uscire dal mio percorso "standard" teorico preconfezionato e seguire, basandomi su un sentire innato, i tessuti del loro corpo percependo il punto dove davvero necessitano, invece di concentrandomi dove io suppongo sia opportuno trattare. Così facendo la seduta fluisce con maggior leggerezza e grazia e sia io che il cliente ci sentiamo meglio a fine trattamento."

Telefona al 3479807391 o scrivi a sara.vallenari@gmail.com e prendi appuntamento per la tua seduta di Craniosacrale a Solbiate Arno (indirizzo >>)


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