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Chi ti vuol bene fa al posto tuo o ti indica come fare?


La tua strada è tua e tua soltanto.
Qualcuno potrà camminarti di fianco, ma nessuno potrà camminare al posto tuo.
(Tiroep Glora)

Diffidare di chi insiste a dire con assoluta certezza che sa cosa e' giusto per noi, di chi non ci lascia autonomia e...anche degli operatori del benessere che promettono di risolverci tutto loro, senza spiegarci nulla.
La vera vita consiste nel camminare con le nostre gambe. Ci fa del bene chi ci spinge in tale direzione.

Questo è il mio pensiero ed è quello che mi ripeto sempre nel mio lavoro per farlo al meglio che posso, perchè chi come me di professione è operatore di kinesiologia specializzata, non lavora per risolvere lui il disequilibrio, bensì manda stimoli ed informazioni all'organismo confidando nell'intelligenza innata del corpo, cioè la sua tendenza naturale a trovare equilibrio.
Ci sono un sacco di stress negativi a cui il nostro corpo sa fare fronte automaticamente (ad esempio siamo costantemente attaccati da virus e batteri eppure non ci ammaliamo). 

Tranne in rari casi gravi (una malattia molto seria e/o in stato avanzato o in caso di incidente) il corpo, se nelle giuste condizioni, si riorganizza da solo. Allo stesso modo, tutto ciò che ci serve per essere felici e realizzati è già sotto il nostro naso, basta avere le idee chiare (che non è poco).

Quando il corpo non ci riesce, cioè quando non si trova nelle condizioni per poter reagire, ecco che è necessario l'intervento esterno, ad esempio quello della kinesiologia, che però appunto non vuole sostituirsi alla persona ma solo sostenerla.
Il mio compito è quello di rimuovere quei "blocchi" che la persona da sola non riesce ad avvallare, in modo da riportare temporaneamente l'organismo in una condizione sufficientemente agevole affinchè il sistema riesca a ritrovare la capacità di riorganizzarsi verso uno stato di benessere maggiore. Il mio intervento dunque è paragonabile alla spinta che si da alla macchina che non si accende, per farla rimettere in moto.




E' un concetto presente anche nell'omeopatia: non sopprimere/eliminare il disturbo bensì stimolare/supportare la persona a risolverlo lei.
Alcune volte  ho sentito definire questo concetto con il termine "guarigione da dentro".

Esempio: di fronte ad un problema di afte orali (le fiacche che vengono in bocca, in genere dovute a deficit immunitario), invece che limitarmi a pensare a rimedi naturali da applicare localmente (anche perchè il cliente ne avrà già provati di ogni sorta), verrò "guidata" dal test muscolare kinesiologico molto probabilmente ad incentivare il sistema immunitario, plausibilmente ad esempio con tecniche a sostegno del risanamento dell'intestino, fonte di un'importantissima parte del nostro sistema di difesa. Sarà poi il sistema immunitario che da quel momento in poi si occuperà autonomamente, ad ogni occasione, di stroncare le afte sul nascere. Discorso applicabile a tutti i tipi di infezioni recidive.

Similmente, di fronte ad uno stato di ansia della persona, piuttosto che pensare a rimedi naturali calmanti (valeriana, rescue remedy...) mi orienterò verso tecniche atte si a ridurre la sintomatologia ma soprattutto a far intuire alla persona quale sia il motivo per il quale si sente ansioso e cosa possa concretamente lei fare in prima persona per cambiare la sua vita affinchè tale stato d'animo si risolva.



Questo non significa che in kinesiologia non si faccia uso di supporti quali integratori o sintomatici naturali, tuttavia sono da intendersi come coaudiuvanti e non come soluzioni.

Qual'è il valore aggiunto di questa modalità di approcciarsi al malessere?
Che il corpo si allena sempre più a risolvere i disequilibri da solo. Anzi non solo il corpo: la persona si abitua a risolvere in prima persona i problemi, invece che restare dipendente da un rimedio o da uno specialista. E' un approccio che fortifica e rende liberi, autonomi. L'altro rende insicuri, dipendenti, inconsapevoli.
La kinesiologia è appunto uno strumento di cosapevolizzazione, non di "cura" come normalmente noi intendiamo il termine. Il kinesiologo è una guida.



Alla luce di questo, chiediti; 

chi hai accanto, chi presumibilmente ti vuole bene, chi ha il compito di insegnarti qualcosa e non da  ultimo, chi il compito di farti stare meglio fisicamente e psichicamente, fa al posto tuo o ti indica come fare? Ti intima cosa devi fare o ti spiega i perchè e ti chiede il tuo parere?
E tu, cosa ti aspetti da queste persone? Che si occupino loro in toto delle tue cose o che ti rendano una persona migliore? 

Come dicevamo prima, l'importante è avere le idee chiare su cosa vogliamo.
Ora che sai come lavoro, se vuoi, mi trovi presso lo Studio Artemide.

NOTA: quanto esposto nel presente articolo non vuole costituire indicazione medica. In caso di patologie e' sempre opportuno rivolgersi al medico e considerare la kinesiologia e le altre discipline bionaturali come supplemento complementare.