Il novanta per cento delle persone che soffrono di questa sindrome sono donne.
Poiché la scienza non ha ancora individuato la causa di questa sindrome, la medicina classica (lo specialista di riferimento è il reumatologo) non è in grado di curarla e semplicemente si concentra sulla lotta ai sintomi, prescrivendo antidolorifici e a volte antidepressivi ed antinfiammatori. Senza soffermarmi su questo tipo di approccio per il quale è già possibile trovare ampio materiale in rete, vorrei indicare piuttosto qualche spunto per affrontare la problematica in modo più olistico, cioè guardando lo stato di benessere di tutto l'individuo e non solo le parti del corpo che sembrerebbero direttamente connesse (sistema neurologico e muscolare).
Ci sono studi infatti (e mi si perdoni se ancora non ho a disposizione i riferimenti bibliografici ma prometto che li aggiungerò appena ho tempo) che fanno ipotizzare con buona probabilità che a parte i livelli bassi di serotonina, la causa possa essere dovuta anche a:
- Alterazione dei livelli ormonali (ad esempio in caso di ipotiroidismo)
- Disbiosi intestinale (Candida Albicans, Celiachia o altre intolleranze alimentari)
- Intossicazione da metalli tossici (mercurio, piombo, alluminio ed altri, presenti negli alimenti non biologici, nelle amalgame dentali, negli additivi dei vaccini...etc.).
- Componente infettiva (uno studio fa riferimento alla presenza del Mycoplasma Tuberculosis, altri alla Borreliosi).